Date di Viaggio
- 02/07 luglio
- 23/28 luglio
- 23/28 agosto
Plus Guiness
- escursione in funivia sulla Skyway del Monte Bianco
- visita di una azienda vitivinicola produttrice di vini doc
- visita alle grotte di stagionatura della Fontina
- 4 pranzi tipici in ristorante
- degustazioni varie di prodotti tipici
- bevande incluse ai pasti
- tasse di soggiorno incluse
- viaggiare in modo esclusivo con massimo 30 persone
Perchè questo Viaggio
- per vivere l’esperienza della Skyway del Monte Bianco
- per scoprire Valli e Castelli unici, nella più piccola regione italiana
- per visitare accuratamente la città romana di Aosta
Aosta, città romana e medievale, capoluogo della regione, con i suoi 34.000 abitanti è l’unica città della Valle d’Aosta. Si estende in un’ampia pianura al centro della regione alpina, circondata da alte montagne tra cui il Grand Combin e il Mont Vélan a nord, il Mont Emilius e la Becca di Nona a sud e la Testa del Rutor a ovest. La città è sorta alla confluenza del fiume Dora Baltea con il torrente Buthier e delle due storiche vie di comunicazione che conducevano in Francia e in Svizzera attraverso i valichi alpini del Piccolo San Bernardo e del Gran San Bernardo, e oggi anche tramite i trafori del Monte Bianco e del Gran San Bernardo. Va ricordato inoltre che Aosta è punto di transito della Via Francigena, l’antica via di pellegrinaggio da Canterbury a Roma che, nel tratto valdostano, scende dal Gran San Bernardo e prosegue, lungo la valle centrale, fino a Pont-Saint-Martin. I Romani fondarono la città nel 25 a.C., chiamandola Augusta Praetoria in onore dell’imperatore Ottaviano Augusto. Nota come la Roma delle Alpi, Aosta conserva gran parte della cinta muraria originaria e una prestigiosa area archeologica compresa tra la Porta Praetoria, maestoso ingresso alla città perfettamente conservato, ed il Teatro romano che, con la sua monumentale facciata, rappresenta una delle più significative testimonianze dell’epoca. La visita si rivela particolarmente gradevole se condotta girovagando tra le animate vie pedonali e la centrale Piazza Chanoux, all’insegna dello shopping, delle specialità gastronomiche, da gustare nei numerosi ristoranti, bar ed enoteche del centro o assistendo ad eventi e attività organizzate.
La storia del castello di Fénis
Sede di rappresentanza della più importante famiglia della Valle d’Aosta, i Challant, il castello di Fénis coniuga le peculiarità della fortificazione ai tratti distintivi della residenza signorile. L’edificio presenta infatti un imponente apparato difensivo accanto ad eleganti decorazioni pittoriche, simboli di potenza e di prestigio della nobile casata. La struttura del castello è l’esito di svariate campagne costruttive che si sono succedute dal XIII al XV secolo, la più importante delle quali fu promossa verso la metà del secolo XIV da Aimone di Challant. L’edificio rimase di proprietà dei Signori di Challant fino al 1716. Successivamente cadde in degrado, fino ad essere ridotto ad abitazione rurale, con le stalle al pianterreno ed il fienile al primo pieno. Grazie all’intervento di Alfredo d’Andrade, il castello fu restaurato e da lui donato allo Stato. Visitando il castello è inevitabile immedesimarsi nella quotidianità di una dama o di un cavaliere del Medioevo: superata la doppia cinta muraria con torrette munite di caditoie e feritoie, si entra in una residenza raffinata, emblema del potere dei suoi proprietari, disseminata di pregevoli affreschi quattrocenteschi, grandi camini, scaloni monumentali e singolari simboli.
Da un’altura rivolta verso la conca di Aosta, il Castello Reale di Sarre domina l’accesso all’alta Valle.
Dopo diversi passaggi di proprietà, fu acquisito dal re d’Italia Vittorio Emanuele II che ne fece la sua dimora di caccia. L’edificio attuale, che comprende un nucleo più antico disposto attorno alla torre quadrata, fu edificato agli inizi del XVIII secolo. Dal 1989 è di proprietà della Regione autonoma Valle d’Aosta, che ne ha curato il restauro e l’allestimento museale. Al piano terra la Galleria d’accoglienza ospita i ritratti, dipinti o scolpiti, dei componenti della stirpe sabauda; le altre sale sono invece dedicate alla caccia e illustrano l’organizzazione e le tecniche con cui tale attività era esercitata dalla corte. Al primo piano si aprono le sale dell’appartamento reale con la suggestiva Galleria e il vasto Salone, decorati per volontà di Umberto I di Savoia con i trofei di caccia. Al secondo piano è illustrata la storia della dinastia sabauda nel corso del XX secolo.
Ponte acquedotto romano di Pondel
In prossimità del villaggio di Pont d’Ael, situato sulla destra della strada che da Aymavilles conduce a Cogne, sorge un ponte-acquedotto di epoca romana sul torrente Grand-Eyvia. Si tratta di una grandiosa opera in muratura e blocchi di pietra da taglio, alta circa 56 metri e lunga più di 50. Il monumento aveva una funzione di ponte-acquedotto. Si presenta, infatti, suddiviso in due livelli: un condotto superiore pavimentato in grosse lastre litiche squadrate (lo specus) e originariamente impermeabilizzato da apposita malta idraulica, che consentiva il passaggio dell’acqua, e un camminamento inferiore, largo circa un metro e opportunamente aerato ed illuminato, che consentiva il transito di uomini e animali. I recentissimi lavori di restauro e valorizzazione consentono oggi un percorso ad anello davvero emozionante con passaggio sul ponte risalendo a ritroso rispetto all’originario senso di scorrimento dell’acqua e ritorno con passaggio interno di 50 metri su lastre di vetro, con affaccio proprio sotto il camminamento trasparente di un’infilata impressionante di celle cave con funzione strutturale, profonde oltre 3 metri, che permettono di apprezzare la poderosa opera. All’uscita del passaggio un nuovo incredibile scenario si offre alla vista: grazie al ripristino con panoramiche passerelle in acciaio, si percorre un tratto dell’antico sentiero che i romani avevano arditamente ritagliato nel banco roccioso. Il sito è accessibile con difficoltà a persone disabili per la presenza di barriere architettoniche.
Il Giardino botanico alpino Saussurea
Situato a Courmayeur a 2175 m sopra a un promontorio glaciale che fa parte del massiccio del Monte Bianco: il Mont Fréty. Il Giardino Saussurea deve il nome alla Saussurea alpina pianta rara dei pascoli pietrosi che a sua volta prende il nome da Horace Bénédict de Saussure, promotore della prima ascensione al Monte Bianco avvenuta ne 1786.
Il Giardino nato nel 1984 è stato fortemente voluto dal dott. Laurent Ferretti, appassionato di flora alpina e ideatore della “Fondazione Donzelli, Gilberti e Ferretti”, oggi Fondazione Saussurea che gestisce il Giardino. Il giardino alpino Saussurea si sviluppa su 7000 mq e conta 900 specie vegetali provenienti non solo dalle Alpi ma dal mondo intero.
Superato uno chalet che accoglie i visitatori, ci si inoltra tra le specie valdostane tra cui si riconoscono facilmente le stelle alpine, le artemisie e i gigli martagone. Si prosegue poi tra la flora delle Alpi occidentali e quella delle Alpi orientali e si raggiungono infine le specie esotiche con le piante del Nord-America, della Spagna e dell’Eurasia.
Inoltre due zone sono state dedicate alla coltivazione delle piante officinali come la valeriana e la malva. Ogni pianta è identificata da un cartellino con il nome scientifico e volgare, specificando la famiglia di appartenenza: giallo per le specie italiane, rosso per le specie officinali, un teschio se velenose o tossiche, bianco le piante esotiche. Il giardino alpino del Pavillon rappresenta inoltre i vari ambienti naturali come il pascolo alpino, gli ambienti umidi e il macereto, ed infine al rododendro-vaccinieto, le cui specie tipiche sono il rododendro e il mirtillo. Dal 2019 il giardino è stato reso accessibile ai turisti con disabilità realizzando delle rampe che consentono di fruirne almeno in parte anche da i si muove in carrozzina. Il Giardino Alpino Saussurea si trova a Courmayeur, località Pavillon du Mont Fréty, alla prima stazione delle funivie Skyway Monte Bianco. Le cabine rotanti della Skyway Monte Bianco, vi porteranno alla prima stazione, Pavillon du Mont Fréty, dove si trova Saussurrea, per poi raggiungere i 3466 metri della terrazza panoramica di Punta Helbronner. La visita del giardino è l’occasione per vivere l’esperienza delle nuove funivie del Monte Bianco che in pochi vi porteranno al cospetto del Monte Bianco da dove potrete ammirare un panorama unico sulle Alpi.
1°GIORNO: ROMA o altra sede > AOSTA km.750 2°GIORNO: VALLE DI COGNE “Parco Nazionale del Gran Paradiso”- CASCATE DI LILLAZ km.70 3°GIORNO: COURMAYER - SKYWAY del MONTE BIANCO “una esperienza unica” - SARRE “il Castello Reale” km.80 4°GIORNO: VALLE DI GRESSONEY “ai piedi del Monte Rosa”- COMPLESSO MONUMENTALE DI BARD km.150 5°GIORNO: AOSTA “città romana e medievale” & FENIS “il castello medievale” km.60 6°GIORNO: AOSTA > ROMA o altra sede km.750 |
N.B. Le visite previste potranno essere invertite tra i vari giorni in funzione degli orari di apertura dei siti e musei da visitare o per esigenze tecniche, ma il programma rimane invariato.
Quota individuale di partecipazione | € 1.400,00 |
Supplemento singola | € 250,00 |
Riduzione bambini fino a 12 anni in 3°letto | € 100,00 |
Supplemento partenza del 23/8 | € 50,00 |
Supplemento partenze da BN/AV/SA/NA/CE/FG/BA | € 50,00 |
Quota di iscrizione inclusa di assicurazione annullamento viaggio | € 80,00 |
La quota comprende
- Viaggio A/R in Autobus GT Lusso |
Non comprende: |
COSTO DI TUTTI GLI INGRESSI PREVISTI DURANTE IL TOUR: Aosta: Teatro romano, Criptoportico forense, Chiesa paleocristiana di San Lorenzo, Museo Archeologico Regionale Fenis: Castello - Pont d’Ael: Ponte Acquedotto romano di Pondel - Aymavilles: Castello - Courmayer: Museo Alpino Duca Degli Abruzzi - Sarre: Castello Reale - Gressoney: Castel Savoia - Forte di Bard: Museo delle Alpi. Tariffe incluse, in alcuni casi, di diritti di prenotazione e preacquisto obbligatori, e di sconti gruppi se previsti, € 50,00 N.B . Le tariffe degli ingressi potrebbero subire variazioni successivamente. N.B. – Per migliorare la qualità e fruibilità delle visite guidate, per rispettare le regolamentazioni prescritte o previste da autorità locali, musei e siti culturali, in continua evoluzione, potrebbero rendersi necessarie le audio-guide al costo di € 10,00 a persona, per l’intero tour. |
AOSTA/SARRE |
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DOCUMENTO RICHIESTO: CARTA D'IDENTITA' VALIDA |